Festival del Lavoro, la dodicesima edizione si tiene online il 28-29 aprile

Festival del Lavoro, la dodicesima edizione si tiene online il 28-29 aprile

La dodicesima edizione del Festival del Lavoro, promossa dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro e organizzata dalla sua Fondazione Studi, dal 28 al 29 aprile, avrà l’obiettivo di mettere a fuoco in che modo la crisi dell’ultimo anno può essere l’occasione per proiettare il mercato del lavoro italiano verso un orizzonte più dinamico e inclusivo allo stesso tempo.

L’evento,  in collaborazione con ASFOR,  sarà fruibile interamente in modalità digitale sulla piattaforma www.festivaldellavoro.it.

Offrirà molteplici momenti di confronto e di formazione per quanti vogliono cogliere la sfida della ripresa per riposizionarsi in un nuovo mondo del lavoro più tecnologicamente avanzato.

Esuberi, licenziamenti, precarietà, nuove povertà. Ma anche innovazione, smart working e investimenti. E soprattutto formazione e nuove competenze. Il 2021 sarà un anno di grandi trasformazioni per il mercato del lavoro. Anche se i prossimi mesi saranno ancora molto faticosi: lo sblocco dei licenziamenti, l’esaurimento dei sussidi e degli ammortizzatori rischiano, infatti, di presentare tutto insieme il costo di una crisi che finora è stata tamponata dai ristori emergenziali.
L’avanzamento, pur tra mille difficoltà, della campagna vaccinale contro il Covid insieme agli aiuti dal Recovery Fund fanno intravvedere, per la prima volta da un anno a questa parte, uno spiraglio di luce. Quello delle competenze è un tema destinato ad essere sempre più centrale per un Paese che voglia porsi l’obiettivo di ripartire, uscendo da una logica di mero assistenzialismo e puntando ad una reale ripresa economica e produttiva.
Lo è ancora di più per un’economia che, come la nostra, sconta da sempre un deficit strutturale di alcune competenze tecniche, strategiche nei processi di innovazione delle imprese. Una fragilità del sistema acuitasi con la crisi pandemica. Se da un lato, tuttavia, si è assistito ad un indebolimento della struttura ed efficacia dei percorsi formativi (dalla didattica a distanza all’abbandono scolastico, passando per l’impoverimento delle competenze dei lavoratori), dall’altro lato si è avviato un processo di alfabetizzazione digitale di massa, cui ha contribuito in misura rilevante proprio la scoperta e lo sdoganamento della “formazione a distanza”. 
Si apre ora la sfida delle nuove competenze. Il nostro sistema di politiche attive saprà farsi trovare pronto?