Quale ruolo per la formazione e quale formazione per supportare il cambiamento?

Quale ruolo per la formazione e quale formazione per supportare il cambiamento?

Idee di qualità, rubrica a cura di Manuela Brusoni

Nuovi modelli di imprenditorialità, nuovi modelli di management, nuovi modelli di leadership all’interno delle organizzazioni

Avviso ai naviganti: chiudere i gap!

È chiaro ed evidente che il rapido mutare delle abitudini sociali e lavorative, delle regole etero o auto imposte di convivenza, di condivisione dei luoghi di lavoro e di vita, ha e avrà influenza nel mondo del lavoro, nel modo in cui le persone intenderanno e parteciperanno alle attività produttive, professionali, sociali e nel modo in cui si devono ripensare, nei contenuti, nei metodi e nelle forme di realizzazione, le attività e i processi di apprendimento.

La discussione, le riflessioni, le proposte sono molte, interessanti, creative e hanno spesso il potenziale di essere realizzate. Infatti, il disegno concettuale e gli strumenti applicativi – contenuti, modalità di erogazione e fruizione, soluzioni tecnologiche per un apprendimento personalizzato e costruttivo – non sono da inventare, ma esistono già.
Il bisogno di nuove competenze, di capacità operative e tecniche, di ruoli esecutivi e gestionali è riportato quasi quotidianamente, insieme a una domanda spesso inevasa, da parte del mondo del lavoro.

Le persone manifestano, esplicitamente o implicitamente, un bisogno di realizzazione delle proprie attitudini e di uno stile complessivo di vita e lavoro, che viene talora tracciato, se espresso in modo chiaro e leggibile, anche paradossalmente attraverso un allontanamento dal mondo del lavoro (la Great Resignation di cui si sta tanto parlando) o a una riconversione ad altre soluzioni lavorative (diversi partecipanti a corsi executive riconvertono la propria attività da ruoli manageriali a ruoli imprenditoriali). Tale bisogno viene tuttavia intercettato con meno evidenza e consapevolezza se riguarda una demotivazione lavorativa o professionale, che riduce l’efficacia e l’efficienza nei luoghi di lavoro, con effetti negativi e lose-lose, o se attiene ai NEET o a persone esterne a un perimetro di osservazione più consueto, al di fuori del quale, se non alzi la mano, non esisti.