XV Giornata della Formazione Manageriale
MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business al Campus Bovisa
09:30 - 17:30
Milano
ASFOR
Indice
Tavola Rotonda
Competenze manageriali per generare start-up e guidare i giovani verso l’innovazione
e la realizzazione di imprese vincenti
Modera Gaia Fiertler, giornalista collaboratrice de L'Impresa - Il Sole 24 Ore
Interventi:
Carlo Carraro, presidente H-FARM
Stefano Mainetti, ceo PoliHub - Startup District & Incubator - Fondazione Politecnico di Milano
Raffaele Oriani, associate dean for Post-Graduate programmes, direttore MBA, LUISS Business School
Elisabetta Salvati, presidente AFORISMA Business School
Carlo Carraro
Illustrazione della unicità del modello formativo di H FARM, in cui la formazione è disegnata per il mondo del digitale e inserita in un ecosistema di start-up dove la distanza tra formazione ed esperienza lavorativa (sviluppo imprenditoriale) si annulla.
Presentazione della struttura del percorso formativo e opportunità di learning on the job offerte agli studenti in H CAMPUS. Il nuovo campus, progettato dall’architetto Richard Harris, in un terreno arbustivo di 40.000 ettari, è previsto a regime nel 2020 con 2.000 studenti e sarà in grado di ospitare 1050 persone tra staff e startupper.
L’investimento reso disponibile è di 101 milioni di euro.
Proposta dei contenuti del percorso formativo di H FARM - che si svolge in lingua inglese - in cui competenze manageriali si associano a competenze digitali e di design, con grande enfasi su processi di apprendimento basati su design thinking e sviluppo delle soft skills.
Stefano Mainetti
Bisogna sfatare un falso mito: i fattori critici di successo per il lancio di una startup non sono le competenze manageriali. I fattori critici di successo sono nell’ordine:
- Timing
- Team
- Business model
- Idea
- Funding
La prima competenza è quindi di saper vivere nel futuro e di accorgersi che il futuro è sul punto di avverarsi. Poi la capacità fondamentale è quella di saper creare un team. Solo dopo arriva la prima competenza gestionale esplicita che è quella di definire un business model.
Il MIP ha ben chiari questi elementi, e per questo offre un percorso denominato Startup Program che propone, con la modalità del training on the job, i principali passi che devono essere compiuti da una startup:
- Business model
- Commercial planning
- IP protection Economics, Legal, Financials
- Investor pitch
Qui è fondamentale la qualità della didattica e la formula dell’active learning.
In questo programma vengono affiancati ai team dei mentor specializzati nel dominio di business e dei tutor di PoliHub per tutto il percorso di accelerazione.
Questo percorso permette di valutare il team e la startup.
Solo in un secondo tempo, vale a dire in fase di scale-up, diventano fondamentali le competenze manageriali. Il MIP per questa fase mette a disposizione tutti i percorsi brevi Executive specializzati per dominio di business. Inoltre ha messo a punto un nuovo percorso Executive denominato “Entrepreneurship Lab” volto a far sviluppare in laboratori per imprenditori, quella cultura manageriale applicata indispensabile per il loro lavoro.
“C’è un ampio dibattito – ricorda Stefano Mainetti- circa il fatto che l’imprenditorialità possa o meno essere insegnata. Ciò che è certo è che le migliori università e business school oggi sono in grado di fornire agli imprenditori le competenze necessarie per avviare un nuovo business, affinare un business model, definire piani commerciali, accedere a capitale di rischio, gestire persone ed evitare rischi finanziari o legali.”
Raffaele Oriani
“Le business school devono accettare le nuove sfide create dai processi di innovazione digitale, che modificano le professioni e le competenze richieste dal mercato del lavoro,- sottolinea Raffaele Oriani - e confrontarsi con nuovi paradigmi di creazione del valore, che prevedono la condivisione delle risorse e una sostenibilità di lungo termine. A tal fine, devono continuamente innovare i contenuti e le metodologie didattiche, stimolando la creatività e la capacità di problem solving. In Luiss Business School, abbiamo introdotto negli ultimi anni e in tutti i programmi diversi laboratori trasversali che aiutino i nostri studenti a portare imprenditorialità, innovazione e cambiamento nei contesti professionali in cui saranno chiamati ad operare”.
Al centro dell’approfondimento le nuove sfide per la formazione manageriale (rivoluzione digitale e ridefinizione delle professioni, nuovi paradigmi per la creazione di valore, sostenibilità) così come il cambiamento delle skill richieste dal mercato (complex problem solving, critical thinking, creativity).
Innovazione ed imprenditorialità sono al centro dei processi formativi. Imprenditorialità intesa non solo come creazione di nuove imprese, ma anche come generazione di cambiamento all’interno di organizzazioni esistenti. Tutto ciò richiede innovazione nei contenuti e nelle metodologie didattiche. Lab esperienziali e didattica in modalità flipped.
In Luiss BS è stato introdotto AdVenture Lab, nell’ambito del quale gli studenti sviluppano proprie idee di business o supportano startup e corporate ventures nelle fasi di sviluppo.
Importanza dell’integrazione con l’acceleratore universitario (Luiss Enlabs).
Elisabetta Salvati
Intervento di sintesi, predisposto ma non presentato di persona.
Parlare di “competenze manageriali per generare start-up e guidare i giovani verso l’innovazione e la realizzazione di imprese vincenti” significa, di fondo, parlare della capacità della formazione di educare all’imprenditorialità, cioè di promuovere competenze imprenditoriali.
L’educazione all’imprenditorialità è una delle priorità dell’agenda Europea 2020 ed è stata integrata nei curricula della maggior parte dei Paesi europei. Su 28 Paesi dell’Unione Europea, 21 hanno avviato programmi di educazione all’imprenditorialità. Tra i grandi Paesi, solo Italia, Francia e Germania non hanno ancora organicamente inserito questo tema all’interno dei curricula scolastici, anche se sono presenti progetti sperimentali da parte di singole scuole in Italia generare competenze imprenditoriali.
Perché è così importante l’educazione alla imprenditorialità?
slides di approfondimento - intervento Elisabetta Salvati
Tavola Rotonda Competenze manageriali
9:00 | Accoglienza e registrazione partecipanti |
9:30 |
Apertura dei lavori e saluti istituzionali Vladimir Nanut, presidente ASFOR Andrea Sianesi, dean MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business |
ASFOR Award 2017 Best Under 40 Italian Professors Conferimento ASFOR Award in memoria di Gianluca Spina con il sostegno della Associazione Gianluca Spina Francesca Gino, professor of business administration in the Negotiation, Organizations & Markets Unit Harvard Business School |
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Dialogo con Francesca Gino Conduce: Cristina Rossi Lamastra, associate professor, Politecnico di Milano School of Management, director of the Executive Master in Business Administration, MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business |
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10:15 | Giovani e Futuro: trend e sfide nell’era della DigitalGlobalization Remo Lucchi, ricercatore e fondatore Eumetra-Monterosa research |
Imprenditoria giovanile e il suo impatto sulla società Massimo Gaetano Colombo, deputy director for research and rankings Politecnico di Milano School of Management |
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11:30 | Q&A |
12:00 | Tavola Rotonda Competenze manageriali per generare start-up e guidare i giovani verso l’innovazione e la realizzazione di imprese vincenti Modera: Gaia Fiertler, giornalista collaboratrice de L'Impresa - Il Sole 24 Ore |
Intervengono: - Carlo Carraro, presidente H-FARM - Stefano Mainetti, ceo at PoliHub - Startup District & Incubator - Fondazione Politecnico di Milano - Raffaele Oriani, associate dean for Post-Graduate programmes, direttore MBA, LUISS Business School - Elisabetta Salvati, presidente AFORISMA Business School |
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13:30 | Light Lunch |
14:30 | Tavola Rotonda Italian start-up: un modello di successo fra innovazione e cultura Modera: Enrico Sassoon, direttore responsabile Harvard Business Review Italia Sessione di confronto con start-up innovative di giovani imprenditori che presentano le loro esperienze, i modelli organizzativi, sfide e le difficoltà che hanno superato - Andrea De Spirt, ceo and founder Jobyourlife - Valentina Garonzi, chief executive office DIAMANTE - Diagnosi di Malattie Autoimmuni mediante NanoTecnologie - Enrico Noseda, partner growITup - Giorgio Andrea Federico Pautrie, fondatore e amministratore delegato Dante Medical Solution – MindtheGum |
16:00 | Conferimento ASFOR Award for Excellence 2017 a Federico Marchetti, amministratore delegato YOOX NET-A-PORTER GROUP Marco Vergeat, vice presidente vicario ASFOR, intervista Federico Marchetti |
17:00 | Conclusioni Vladimir Nanut, presidente ASFOR |
Come raggiungere la sede
Mappa Building 28 |
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DALLA STAZIONE FS CENTRALE Prendere la metropolitana M2 (Verde) direzione Famagosta, scendere alla stazione di Garibaldi (seconda fermata), prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 20 min. |
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DALLA STAZIONE FS GARIBALDI Prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 5 min |
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DALLA STAZIONE FNM CADORNA Raggiungere in treno la stazione di Milano Bovisa. Tempo stimato: 7/8 min. |
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DALLA STAZIONE FS PORTA GENOVA Prendere la metropolitana M2 (Verde) direzione Cologno Nord-Gessate, scendere alla stazione Cadorna (terza fermata). Uscendo dalla metropolitana, recarsi presso la vicina stazione delle Ferrovie Nord Milano. Da qui è possibile raggiungere in treno la stazione di Milano Bovisa. Tempo stimato: 15 min. |
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DALLA STAZIONE FS LAMBRATE Prendere la metropolitana M2 (Verde) direzione Abbategrasso-Assago, scendere alla stazione Garibaldi (quinta fermata), prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 40 min. |
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DAL DUOMO Prendere la metropolitana M1(Rossa) direzione Rho Fiera-Bisceglie, scendere alla stazione di Cadorna (terza fermata), prendere il treno in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Percorso alternativo prendere la metropolitana M1(Rossa) direzione Sesto FS, scendere a Porta Venezia (terza fermata), prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 25 min. |
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DALL’AEROPORTO DI LINATE Prendere il bus nr. 73 direzione Piazza S.Babila, scendere a S. Babila, prendere la metropolitana M1 (Rossa) direzione Sesto FS, scendere alla stazione Cadorna (quarta fermata). Raggiungere in treno la stazione di Milano Bovisa. Tempo stimato: 50 min. Percorso alternativo: prendere il bus nr. 73 direzione Piazza S.Babila, scendere a S. Babila, prendere la metropolitana M1 (Rossa) direzione Sesto FS, scendere alla stazione Porta Venezia (seconda fermata), prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 70 min. |
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DALL’AEROPORTO DI MALPENSA Dall’interno dell’aerostazione prendere il treno Malpensa Express fino alla stazione di Bovisa. Tempo stimato: 30 min. |