XV Giornata della Formazione Manageriale
MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business al Campus Bovisa
09:30 - 17:30
Milano
ASFOR
Indice
Tavola Rotonda
Italian start-up: un modello di successo fra innovazione e cultura
Modera: Enrico Sassoon, direttore responsabile Harvard Business Review Italia
Andrea De Spirt, ceo and founder Jobyourlife
Valentina Garonzi, chief executive office DIAMANTE - Diagnosi di Malattie Autoimmuni mediante NanoTecnologie
Enrico Noseda, partner growITup
Giorgio Andrea Federico Pautrie, fondatore e amministratore delegato Dante Medical Solution – MindtheGum
Andrea De Spirt
Quale consiglio dare a chi ha intenzione di avviare una propria start-up (elementi fondamentali, quali driver hanno guidato il lancio)? Importanza del team, dell’execution, e della cultura del fallimento.
Quando si è avviata l’impresa, di che cosa si è maggiormente risentita la mancanza: ingegnerizzazione, managerialità, finanziamenti, partnership, eccetera?
Il focus è sulla ricerca di capitali, e sulle modalità con le quali approcciare i finanziatori.
Valentina Garonzi
Dal fermento della ricerca ecco un diamante! Diamante srl. La esperienza imprenditoriale attivata è frutto di un fermento positivo che coinvolge ricerca, finanziamenti pubblici, premi innovazione, start-up competition e progetti europei.
Tutto parte dal PhD della dottoressa Linda Avesani, ora responsabile scientifico della start-up, impegnata sui temi delle biotecnologie vegetali e in particolare sull’uso delle piante per produrre composti di alto valore aggiunto. Il punto di svolta arriva nel 2012: il MIUR le assegna un grosso progetto, in collaborazione con medici dell’università di Verona e di Perugia, per sviluppare nuovi sistemi terapeutici e diagnostici per le malattie autoimmuni. Proprio nell’ambito di questo progetto il team di Linda Avesani, utilizzando virus vegetali, sviluppa il primo kit diagnostico che darà il via all’esperienza imprenditoriale di Diamante.
Il progetto del MIUR rappresenta il punto di partenza; ad esso seguono le prove di validazione scientifica che vedono l’affiancamento di studenti di biotecnologia, fra i quali Roberta Zampieri, attuale presidente di Diamante. Fa seguito il brevetto realizzato con l’università di Verona e fra gli inventori figurano anche ricercatori di Enea di Roma, a riprova che l’ecosistema della ricerca collabora attivamente.
Dati gli eccellenti risultati scientifici, Linda e Roberta, compreso il potenziale del progetto, decidono di “pensare fuori dagli schemi”, intravvedendo una nuova prospettiva imprenditoriale. Da qui il mio coinvolgimento e sono contattata da Linda, incontrata in precedenza per la mia laureatriennale , con l’incarico di effettuare l’analisi della sostenibilità economico-finanziaria del progetto. Questo il primo passo verso la formazione del team: ci siamo incontrate, ci siamo piaciute e abbiamo subito iniziato a lavorare, con un grande entusiasmo e un solo obiettivo, fare di questo progetto il nostro lavoro, il nostro futuro.
A seguire arrivano la domanda per la Fase 1 dello SME Instrument, progetto europeo molto ambito, e altri riconoscimenti di rilievo, fra cui il Premio Nazionale Innovazione (menzione Unicredit StartUp e premio Pari Opportunità) e il Premio Marisa Bellisario con il germoglio d’oro. Tutte occasioni importanti per darci visibilità, per iniziare dialoghi con investitori, ma anche e soprattutto per ricevere consigli, farci riflettere e maturare. Siamo partiti con un team imprenditoriale giovanissimo e ancora molto acerbo. Servono competenze e molta molta esperienza perché operiamo in un ambito, quello delle biotecnologie, in cui ogni progetto di ricerca ha possibili ricadute applicative. Una cosa è però fare ricerca (anche se in un laboratorio aziendale), un’altra è gestire un’impresa.
Come ci siamo mosse? Abbiamo fatto squadra, o meglio team, un team tutto al femminile, in cui ognuna di noi ha il proprio ruolo e coltiva le proprie competenze. Questo per sfatare il mito che le donne non sono capaci di fare squadra…
Come ci stiamo muovendo ora?
Stiamo cercando capitali attraverso investimenti in capitale e progetti europei, crediamo nella scalabilità del nostro business e quindi stiamo valutando diverse alternative. Stiamo inoltre costruendo solide collaborazioni anche fuori dai confini italiani. Ci hanno definite come la start-up che “scatena” i virus vegetali per la diagnosi di malattie autoimmuni difficili da riconoscere. Ammetto che in questo nostro percorso un po’ di fermento lo abbiamo creato, ora siamo proiettate verso il futuro.
Il consiglio da dare a chi ha intenzione di avviare una propria start-up ( quali elementi fondamentali, quali driver hanno guidato il lancio)? La risposta. Team unito ed eterogeneo, grande entusiasmo verso lo stesso obiettivo. Intraprendenza. Coraggio. Fare network, lasciarsi contaminare da altre realtà. Essere sempre molto preparati e informati.
All’avvio della impresa, la mancanza maggiore ha riguardato l’accesso ai finanziamenti, la carenza di esperienza, e il non avere informazioni specifiche di settore
Enrico Noseda
Dopo 10 anni a Londra con Skype, sono tornato a Milano per scommettere nell’innovazione, nell’eccellenza e nell’imprenditorialità italiana. Oggi sostengo i valori e gli obiettivi di growITup, il progetto nato dalla collaborazione di Cariplo Factory e di Microsoft per far crescere gli imprenditori italiani e accelerare la trasformazione digitale delle aziende. L’Italia ha bisogno di casi di successo - rileva Enrico Noseda - e di progetti in grado di catalizzare forti investimenti. ASFOR è un buon momento per mettere in luce tutto questo”.
L’ecosistema dell’innovazione italiano presenta un numero importante di start-up, cento e passa acceleratori che fanno un egregio lavoro incubando e accelerando idee, ma i numeri degli investimenti di Venture Capital sono ancora molto inferiori al potenziale che esprime il Paese.
Le start-up sono soggetti dinamici, con modelli di business di rottura, ma ‘poveri’ di risorse e con una scarsa capacità di internazionalizzare. Il mondo delle grandi aziende ha invece risorse quasi illimitate: umane, e risorse economiche, budget di ricerca e sviluppo, canali commerciali, clienti, partner, ma sono spesso ingessate da processi strutturati e ancorate a modelli di business tradizionali che non permettono loro di sfruttare il potenziale che l’innovazione digitale può portare loro.
Far lavorare le grandi aziende e le startup insieme sembra la naturale quadratura del cerchio per portare valore a entrambi.
GrowITup nasce come piattaforma di matching fra il mondo corporate e quello delle start-up con l’obiettivo di aiutare le start-up a crescere e le grandi aziende italiane a innovare.
Giorgio Pautrie
Il fondatore e amministratore delegato Dante Medical Solution – MindtheGum illustra la storia di Mind the Gum e DanteM : dalla nascita del primo prodotto alla distribuzione che si espande in tutta Italia, lo sforzo per il miglioramento continuo: nuovo gusto, nuovo prodotto. i passaggi dalla fase di start-up ad azienda.
Sostiene come consiglio più importante da dare a chi inizia una avventura imprenditoriale: l’essere convinti della propria idea e del proprio potenziale e, in fase di avvio, lamenta in modo particolare i problemi provocati dalla inesperienza oltre alla lentezza dei processi.
"ll consiglio principale è l’essere convinti della propria idea, perché è per la sua realizzazione e crescita che dovrai dedicare molti sacrifici. La tua azienda deve venire prima di te e la tua idea prima di tutto. Rileva Giorgio Pautrie che osserva: "Un percorso, quello che mi ha portato a alla creazione della Dante MS senza dubbio anomalo, ma che mi ha permesso di trasformare quella che poteva diventare la giornata peggiore della mia vita in una scommessa imprenditoriale. Non avere paura di mettersi in gioco e la propensione al problem solving sono le principali qualità che, con il tempo, abbiamo imparato a fare nostre e che cerchiamo nella nostra squadra."
Tavola rotonda Italian start-up
9:00 | Accoglienza e registrazione partecipanti |
9:30 |
Apertura dei lavori e saluti istituzionali Vladimir Nanut, presidente ASFOR Andrea Sianesi, dean MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business |
ASFOR Award 2017 Best Under 40 Italian Professors Conferimento ASFOR Award in memoria di Gianluca Spina con il sostegno della Associazione Gianluca Spina Francesca Gino, professor of business administration in the Negotiation, Organizations & Markets Unit Harvard Business School |
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Dialogo con Francesca Gino Conduce: Cristina Rossi Lamastra, associate professor, Politecnico di Milano School of Management, director of the Executive Master in Business Administration, MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business |
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10:15 | Giovani e Futuro: trend e sfide nell’era della DigitalGlobalization Remo Lucchi, ricercatore e fondatore Eumetra-Monterosa research |
Imprenditoria giovanile e il suo impatto sulla società Massimo Gaetano Colombo, deputy director for research and rankings Politecnico di Milano School of Management |
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11:30 | Q&A |
12:00 | Tavola Rotonda Competenze manageriali per generare start-up e guidare i giovani verso l’innovazione e la realizzazione di imprese vincenti Modera: Gaia Fiertler, giornalista collaboratrice de L'Impresa - Il Sole 24 Ore |
Intervengono: - Carlo Carraro, presidente H-FARM - Stefano Mainetti, ceo at PoliHub - Startup District & Incubator - Fondazione Politecnico di Milano - Raffaele Oriani, associate dean for Post-Graduate programmes, direttore MBA, LUISS Business School - Elisabetta Salvati, presidente AFORISMA Business School |
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13:30 | Light Lunch |
14:30 | Tavola Rotonda Italian start-up: un modello di successo fra innovazione e cultura Modera: Enrico Sassoon, direttore responsabile Harvard Business Review Italia Sessione di confronto con start-up innovative di giovani imprenditori che presentano le loro esperienze, i modelli organizzativi, sfide e le difficoltà che hanno superato - Andrea De Spirt, ceo and founder Jobyourlife - Valentina Garonzi, chief executive office DIAMANTE - Diagnosi di Malattie Autoimmuni mediante NanoTecnologie - Enrico Noseda, partner growITup - Giorgio Andrea Federico Pautrie, fondatore e amministratore delegato Dante Medical Solution – MindtheGum |
16:00 | Conferimento ASFOR Award for Excellence 2017 a Federico Marchetti, amministratore delegato YOOX NET-A-PORTER GROUP Marco Vergeat, vice presidente vicario ASFOR, intervista Federico Marchetti |
17:00 | Conclusioni Vladimir Nanut, presidente ASFOR |
Come raggiungere la sede
Mappa Building 28 |
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DALLA STAZIONE FS CENTRALE Prendere la metropolitana M2 (Verde) direzione Famagosta, scendere alla stazione di Garibaldi (seconda fermata), prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 20 min. |
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DALLA STAZIONE FS GARIBALDI Prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 5 min |
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DALLA STAZIONE FNM CADORNA Raggiungere in treno la stazione di Milano Bovisa. Tempo stimato: 7/8 min. |
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DALLA STAZIONE FS PORTA GENOVA Prendere la metropolitana M2 (Verde) direzione Cologno Nord-Gessate, scendere alla stazione Cadorna (terza fermata). Uscendo dalla metropolitana, recarsi presso la vicina stazione delle Ferrovie Nord Milano. Da qui è possibile raggiungere in treno la stazione di Milano Bovisa. Tempo stimato: 15 min. |
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DALLA STAZIONE FS LAMBRATE Prendere la metropolitana M2 (Verde) direzione Abbategrasso-Assago, scendere alla stazione Garibaldi (quinta fermata), prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 40 min. |
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DAL DUOMO Prendere la metropolitana M1(Rossa) direzione Rho Fiera-Bisceglie, scendere alla stazione di Cadorna (terza fermata), prendere il treno in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Percorso alternativo prendere la metropolitana M1(Rossa) direzione Sesto FS, scendere a Porta Venezia (terza fermata), prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 25 min. |
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DALL’AEROPORTO DI LINATE Prendere il bus nr. 73 direzione Piazza S.Babila, scendere a S. Babila, prendere la metropolitana M1 (Rossa) direzione Sesto FS, scendere alla stazione Cadorna (quarta fermata). Raggiungere in treno la stazione di Milano Bovisa. Tempo stimato: 50 min. Percorso alternativo: prendere il bus nr. 73 direzione Piazza S.Babila, scendere a S. Babila, prendere la metropolitana M1 (Rossa) direzione Sesto FS, scendere alla stazione Porta Venezia (seconda fermata), prendere il passante ferroviario in direzione Bovisa senza uscire dalla metropolitana e scendere alla stazione Bovisa (seconda fermata). Tempo stimato: 70 min. |
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DALL’AEROPORTO DI MALPENSA Dall’interno dell’aerostazione prendere il treno Malpensa Express fino alla stazione di Bovisa. Tempo stimato: 30 min. |